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Toshiro.
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Titolo italiano Dark Crystal-La resistenza
Titolo originale Dark Crystal-Age of Resistance
Regista Louis Leterrier
Paese di produzione USA/UK
Anno 2019
PERSONAGGI (a sinistra i doppiatori originali, a destra quelli italiani)SPOILER (clicca per visualizzare)RIAN Taron Egerton //STEFANO BROCCOLETTI
BREA Anya Taylor-Joy // EMANUELA IONICA
DEET Nathalie Emmanuel // VERONICA PUCCIO
AUGHRA Donna Kimball // FABRIZIA CASTAGNOLI
HUP Victor Yerrid // IVAN ANDREANI
PERSONAGGI RICORRENTI
- GELFLING -
CADIA Eddie Izzard //ORESTE BALDINI
MAUDRA MAYRIN / ALL-MAUDRA Helena Bonham Carter //CLAUDIA RAZZI
TAVRA Caitriona Balfe // ELEONORA RETI
GURJIN Harris Dickinson// MANUEL MELI
KYLAN Shazad Latif // MATTEO LIOFREDI
IL BIBLIOTECARIO Toby Jones // STEFANO OPPEDISANO
SELADON Gugu Mbatha-Raw //ILARIA LATINI
MAUDRA FARA / ROCK SINGER Lena Headey ANTONELLA ALESSANDRO
MIRA Alicia Vikander // LUDOVICA BEBI
NAIA Hannah John-Kamen // FEDERICA BOMBA
ONICA Natalie Dormer // MAURA CENCIARELLI
ORDON Mark Strong // MASSIMO DE AMBROSIS
REK'YR Theo James GIANFRANCO MIRANDA
MAUDRA ARGOT / SHADOW BENDER Louise Gold // DANIELA DEBOLINI
MAUDRA SEETHI / SKIN PAINTER Kemi-Bo Jacobs //GERMANA SAVO
MAUDRA MERA Nina Sosanya // CRISTINA POCCARDI
MAUDRA LAESID Nimmy March // SILVIA TORTAROLO
MITJAN Charlie Condou //MARCO BARONI
LATH'N James Dreyfus // GIULIANO SANTI
BOBB'N ALBERTO VANNINI
JUNI April Hughes //ELENA LIBERATI
DAUDRAN Dustin Demri-Burns // ENRICO DI TROIA
PALADINO ROSSO DAVIDE CAPONE
TOLLIN SACHA DE TONI
PERSONAGGI RICORRENTI
- SKEKSIS -
SKEKSO / IMPERATORE Jason Isaacs //ALESSANDRO ROSSI
SKEKSIL / CIAMBELLANO Simon Pegg //GIANNI GIULIANO
SKEKLACH / ESATTORE Awkwafina // ILARIA GIORGINO
SKEKVAR / GENERALE Benedict Wong //STEFANO THERMES
SKEKAYUK / BUONGUSTAIO Harvey Fierstein // RENATO CECCHETTO
SKEKGRA / ERETICO Andy Samberg //AMBROGIO COLOMBO
SKEKMAL / CACCIATORE Ralph Ineson // ROBERTO DRAGHETTI
SKEKEKT / DECTORATORE Alice Dinnean //RACHELE PAOLELLI
SKEKZOK / MASTRO CERIMONIERE Keegan-Michael Key //RICCARDO SCARAFONI
SKEKTEK / SCIENZIATO Mark Hamill //GEROLAMO ALCHIERI
SKEKOK / STORICO Neil Sterenberg //OLIVIERO DINELLI
PERSONAGGI RICORRENTI
- MISTICI -
URVA / ARCIERE Ólafur Darri Ólafsson // BRUNO ALESSANDRO
URGOH / VIANDANTE Bill Hader //EUGENIO MARINELLO
PERSONAGGI RICORRENTI
- ALTRI -
BAFFI Dave Goelz
ALBERO SANTUARIO Theo Ogundipe //CARLO VALLI
VOCE NARRANTE Sigourney Weaver //ADA MARIA SERRA ZANETTI
Fonte: antoniogenna.netTrailer
Commento/Recensione
Un altro mondo...
Un'altra epoca...
Al tempo dei prodigi...
Quando si parla di fantasy anni 80, la maggior parte delle persone risponde con titoli come Ladyhawke, Willow, La storia infinita o Labyrinth. Forse anche Taron e la pentola magica, sebbene sia un cartone.
Tra i primi esempi di fantasy pensato sia per adulti che per piccini, troviamo una pellicola del 1982, The Dark Crystal.
Questo film è il risultato della mente di Jim Henson, creatore dei Muppets, coadiuvato da Frank Oz, animato del saggio Yoda nella saga di Guerre Stellari: il film fu un notevole investimento per la Universal, nonché uno stupendo lavoro artigianale, dato che tutti i personaggi di questa storia sono burattini e pupazzi, cosicché -a differenza di Labyrinth, uscito quattro anni più tardi- non vi è alcuna presenza umana su schermo.
La storia di The Dark Crystal, ad una prima occhiata, rivela ben poco del mondo in cui si ambienta, e la si potrebbe scambiare per un fantasy da quattro soldi bucati...un giudizio simile dovette passare nelle menti di molti spettatori, dato che il film non fu esattamente un trionfo e non generò un sequel, com'era nelle intenzioni di Henson.
Quasi 40 anni più tardi, nel 2017, uscì il primo trailer di un nuovo progetto della Henson's Company -la ditta di produzione e animazione dei burattini di Henson stesso- denominato The Dark Crystal-Age of Resistance.
Poi più nulla, sembrava che il progetto fosse destinato a non uscire dallo stallo in cui era precipitato già il supposto sequel del primo film.
Fino alla primavera del 2019...-Faccio due premesse: ci saranno diversi spoiler sia sulla serie di Netflix, sia sul film del 1982. Chiunque non desideri guastarsi la sorpresa, magari per tornare quando avrà visto tutta l'opera, è avvisato.
Inoltre, la parte sul film la posterò qui sotto, una volta visionato per intero: tempo una o due settimane al massimo e darò un avviso in merito, magari sulla bacheca, se possibile-The Dark Crystal-La Resistenza (Age of Resistance)
Sul pianeta Thra, la vita sembra scorrere come al solito.
Gli Skeksis, creature imponenti dalle sembianze di avvoltoi decrepiti, regnano dal loro castello di cristallo, traendo vita dal Cristallo della verità: al loro servizio sono i gelfling, le creature più vicine al potere di Thra, e somiglianti a piccoli elfi.
Qualcosa però, sta disturbando l'equilibrio del mondo: l'oscurità -una malattia mortale- inizia a diffondersi sempre più su Thra.
Contro questa minaccia, tre gelfling -Deet, del clan dei Grottan, coloro che vivono nel sottosuolo e si prendono cura delle creature che vi risiedono; Brea, appartenente al clan dei Vapra, i più nobili e colti fra i gelfling; Rian, del clan degli Stonewood e figlio del capitano delle guardie del castello- saranno chiamati a guidare la rivolta contro gli skeksis, i quali, per sconfiggere la morte, sempre più imminente, hanno trovato una nuova fonte di energia.
I gelfling, ai quali estraggono la forza vitale per poi berla e garantirsi un breve periodo di immortalità...
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La prima cosa che colpisce l'occhio di questa serie sono gli splendidi colori con cui è realizzata: se nel film originale, si vedevano molte tonalità di arancione e grigio -essendo i set molto limitati come budget, e i mezzi tecnici dell'epoca non consentivano la creazione di molti burattini- nella serie odierna, vediamo una vero e proprio caleidoscopio di colori magnifici, dal blu e il viola delle grotte, al verde e al grigio della foresta, alla sabbia del deserto di cristallo, fino al nero inquietante del castello degli skeksis.
Parlando ancora degli aspetti tecnici, il lato più rimarchevole della serie sta nella totale assenza di personaggi umani e nella presenza soltanto di supporto della CGI, usata esclusivamente per alcuni giochi di luce, per le movenze di pochi la cui agilità non avrebbe potuto essere resa altrimenti e nell'eliminare la presenza dei burattinai dalle inquadrature più ravvicinate sui gelfings.
Dovendo narrare una storia ben più lunga di quella del film originale, i creatori della serie si sono avvalsi, almeno nei primi episodi, di una tecnica a “sentieri divisi”, seguendo le vicende dei tre protagonisti e dei loro nemici intervallando le diverse sequenze, in maniera simile al Trono di spade, per poi ricongiungere le trame alla metà della stagione.
Questo ha permesso di mostrare molti più ambienti e spaccati del mondo di Thra, non solo nei panorami e nei gelflings stessi, ma anche per le creature che lo popolano –dai bonari landstrider agli inquietanti arathim- rispetto al precedente film, consentendo di illuminare le psicologie dei personaggi che ruotano attorno ai protagonisti -su tutti Seladon, con la sua rabbia e la smania di potere, è sicuramente la più intrigante- come pure di far sorgere numerosi dubbi allo spettatore, almeno nelle fasi iniziali della serie, circa lo schieramento di buoni e cattivi, come si può vedere durante l'uccisione della povera Mira, in cui gli skeksis hanno un ultimo rimasuglio di pietà, prima che la sete dell'immortalità li consumi del tutto.
Ciò ha portato ad arricchire enormemente il già interessante materiale di partenza, perché se i gelfling acquisiscono un'autonomia di personaggi vivi e complessi -dopo averne visti ben pochi in The Dark Crystal, a causa della presenza di due soli di loro- nondimeno gli skeksis si fanno ricettacoli di un sentimento di disgusto nello spettatore -più volte, nella visione delle puntate, li ho definiti depravati, durante le scene che li hanno per protagonisti, a causa dei loro comportamenti orrendi e vili- misto però a quel sentimento di attrazione che suscitano i cattivi.
Quelli veri, quelli che fanno effettivamente paura, quelli che sono capaci di volgere a loro vantaggio i più deboli, con astute parole ed inganni.
Paura e meraviglia sono due sensazioni che si intrecciano vicendevolmente durante la visione della serie, ed è per questo che ritengo sia una sfida sia per i grandi che -soprattutto- per i più piccoli: sia chiaro, la violenza non è mai estrema (di sangue, quindi, non ne vedrete quasi mai), ma durante gli episodi i vostri nervi verranno messi alle strette in più di un'occasione, dalle scene più disturbanti a quelle in cui è posta attenzione alla tensione (scusate il quasi gioco di parole), con protagonisti gli “ultracorpi” della situazione, sebbene vi sia spazio anche per qualche momento più leggero, in buona parte incarnati dal simpaticissimo Hup, il podling armato di cucchiaio.
Perché, se all'inizio vi potranno sembrare tutti fantocci, nel giro di uno-due episodi vi affezionerete a questi personaggi, segno della maestria con cui gli sceneggiatori e i burattinai hanno saputo tratteggiare sia i protagonisti che i personaggi di supporto.
Giusto a titolo d'esempio: gli skeksis sono chiaramente riconoscibili e distinguibili sia per l'abbigliamento, che per il loro aspetto effettivo, cosa che riflette anche i loro tratti caratteriali, per cui il Generale skeksis, vestito con l'armatura, ha atteggiamenti violenti, mentre il Ciambellano, rivestito di abiti vittoriani, con colletto di pizzo e seta rossa, è molto più subdolo ed astuto.
Egualmente, gli appartenenti ai differenti clan dei gelfling sono estremamente riconoscibili per colore della pelle, acconciature e perfino vestiti, contribuendo ad un world building efficace, ma pacchiano, ma piuttosto funzionale all’arricchimento del contesto di Thra.
Similmente, i tre gelfling al centro della storia sono resi ottimamente, coi propri caratteri ed emozioni, ed ognuno di loro subisce una propria evoluzione nel corso della serie, anche se, ad essere onesti, sono Brea e Deet a rimanere maggiormente impresse (la prima per via del suo rapporto con la madre e le sorelle; la seconda per il radicale power up che subisce sul finale di stagione, e che lascia le porte aperte a molte speculazioni), mentre il povero Rian sembra subire una sorta di stasi, nel ruolo del “comprimario maschile dalle mani di burro”, tipo Taron ,per intenderci: sul lato dello sviluppo dei comprimari, però, si registra una certa fretta nell'avvicinarsi del finale di stagione.
L'esempio di Seladon, sorella maggiore di Brea e sottoposta a molte pressioni essendo l'erede designata alla carica di All-Maudra -una sorta di primus inter pares- è particolarmente illuminante di ciò che poteva essere un interessante aggiunta ad una seconda stagione, dato che la ragazza è fermamente convinta dell'integrità degli skeksis, accettando addirittura di offrire loro un tributo di gelflings, pur di salvare una pace apparente, e di fatto, un rapporto di feroce sudditanza.
Purtroppo, questo non avviene, così che lo schieramento fra buoni e cattivi risulta oltremodo semplicistico: indubbiamente, si tratta di un punto che può far storcere il naso, ed a poco potrebbe servire dire che, alla fin fine, ci troviamo di fronte ad una fiaba, ma credo che il personaggio di Deet possa riservare qualche sorpresa nella prossima stagione.
Ad ogni modo, ci troviamo di fronte –soprattutto sul finale- ad alcune scelte di sceneggiatura quantomeno strane, che possono esser spiegate (specie se si ha già visto il film originale prima della serie), ma che lasciano lo stesso un po’ d’amaro in bocca: se nel finale vengono creati i garthim –i mostruosi scarabei-granchi che compaiono anche nella pellicola del 1982 e responsabili dello sterminio dei gelflings- sarebbe stato preferibile che gli skeksis si salvassero dall’essere sterminati dai loro ex-sudditi proprio grazie all’intervento di questi mostri, e non per via di una superiorità morale di Rian, Deet e Brea…però, d’altro lato questo può risultare una buona scena per gli spettatori più piccoli.
Parlando di bravura, bisogna dire che buona parte delle musiche di questa serie svolgono egregiamente il loro compito, sottolineando il momento di pericolo o di commozione con partiture che spaziano da ritmi più sincopati, fino al tema principale -riecheggiante le melodia irlandesi- e ai momenti di canto, che, per quanto reso con lingue inventate, risultano dannatamente intriganti: forse, i due momenti più riusciti di amalgama fra le scene ed i temi musicali sono il funerale di All-Maudra, con la transizione sul castello degli skeksis al brusco finale della musica, e il motivo che echeggia le scene in cui gli arathim prendono possesso dei gelflings.
Legato a ciò, il cast vocale -sia originale che in italiano- si attesta su buoni, se non ottimi, livelli, almeno per quel che riguarda i personaggi principali ed alcuni dei comprimari: parlando del doppiaggio italiano, se i protagonisti e i loro nemici ricorrenti, pur usufruendo di voci appartenenti al campo del doppiaggio d'animazione, risultano perfettamente amalgamati coi loro doppiatori, gli skeksis a cui viene donato meno tempo sulla pellicola soffrono di voci italiane forse troppo cartoonesche. Non si tratta di una vera e propria critica (anche perché, personalmente, non ho riscontrato alcun tipo di problema nella fruizione della serie), quanto piuttosto un'osservazione volta a rimarcare la differenza col film del 1982, in cui non sembrava di assistere -almeno nel panorama italiano- ad un prodotto per un pubblico troppo giovane.
Su tutti spiccano -sia per i personaggi che interpretano, che per la performance vocale- Alessandro Rossi (L'imperatore skeksis) e Fabrizia Castagnola (Aughra), perfetti il primo nell'interpretare il collerico e sadico regnante (anche se in alcuni frangenti sono stato indotto al sorriso, data la voce del doppiatore), la seconda nel rendere la burbera, ma fenomenale incarnazione del pianeta Thra.
Nella versione originale troviamo un cast particolarmente blasonato e adatto ai diversi ruoli che si spartisce: basti dire che vi figurano Mark Hamill, Helena Boham Carter e Anya Taylor-Joy, e credo di aver già detto molto, data la nomea che hanno questi attori.
Dark Crystal-La Resistenza si attesta come una serie di tutto rispetto, dotata di una trama che, sebbene opinabile in alcuni punti, è comunque solida ed avvincente, con al centro personaggi resi alla perfezione, al punto che, nel giro di poco tempo, ci si dimentica che non sono vivi.The Dark Crystal
Un altro mondo...
Un'altra epoca...
Al tempo dei prodigi...
Mille anni fa, questa terra era verde e buona: finché il cristallo si ruppe, ed un pezzo venne perduto.
Il frammento del cristallo.
E in seguito, cominciarono le lotte, e apparirono due nuove razze: i crudeli skeksis e i gentili mistici.
Qui, nel castello del cristallo, gli skeksis imposero il loro dominio sul mondo.
Gli skeksis, coi loro corpi rigidi e deformi, le loro volontà spietate e malefiche, hanno regnato per mille anni, eppure ora sono rimasti solo in dieci: una razza morente, retta da un imperatore morente. Dieci prigionieri di loro stessi in una terra morente...
Inizia così il film del 1982, The Dark Crystal, diretto da Jim Henson con la consulenza di Frank Oz.
Il periodo storico in cui venne prodotto questo film è quantomeno singolare, e merita un breve cenno: prima di allora -diciamo fra anni 50 e 70- i film fantasy si confondevano con quelli d'avventura, e poteva capitare che un Sinbad o un peplum nostrano presentassero mostri e sortilegi, magie e guerrieri e quest da portare a compimento.
Alla metà del decennio precedente, era stata tentata la trasposizione in cartone animato del Signore degli anelli, ma la tecnologia non era ancora pronta per una cosa del genere, senza contare che condensare tre libri in due lungometraggi fruibili al pubblico generale, ma comprensibili al contempo, non era certo un'impresa delle più facili.
Si può dire che Dark Crystal fece da apripista a molti fantasy venuti dopo, non solo nella volontà di portare su schermo le epopee di eroi e malvagi, ma anche -e soprattutto- nella costruzione del mondo attorno a cui ruotava la vicenda.
Sono stato fortemente indeciso se paragonare questo film alla serie uscita recentemente: il dubbio nasceva dal fatto che il confronto, specie tecnologico, poteva far pendere troppo l'ago della bilancia a favore del prequel, ma ho pensato fosse giusto farlo lo stesso, cercando di essere -come sempre- il più onesto possibile nei miei giudizi.
Partiamo dal mondo di Dark Crystal: nel 1982, qualcosa del genere non era mai stato pensato. I film di Sinbad, oppure le scorribande di Ercole e Maciste, erano sempre ricomprese entro un universo ben delineato -di solito, il Medio Oriente favoloso, oppure il mondo greco-latino- con al massimo incursioni agli inferi o nelle lande del nord europa.
L'unico esempio di costruzione di un mondo vasto e coerente poteva venire da Guerre Stellari, ma anche lì le vicende toccavano una parte minuscola della galassia in cui si ambientava: nemmeno in Alien, il pianeta LV-426 era esplorato più di tanto: la storia di questi mondi era sempre limitata a certi eventi che vi accadevano.
In Dark Crystal era invece ben presente la volontà di ridare la materialità di un mondo con uno suo ecosistema, suoi centri di dominio, perfino culture diverse: per quanto i mezzi tecnici dell'epoca non potessero riproporre ambientazioni troppo ardite, ritengo che gli scenari siano stati resi con estrema perizia: la parte della foresta, in cui Jen incontra Kira, è formata da molte cose che si muovono, sia in primo piano che sullo sfondo, animali di ogni forma e dimensione, perfino le piante ondeggiano al vento, in certi casi sembra che perfino il terreno si muova per proprio conto...considerando che tutto è fatto a mano e che in pochissime riprese sono presenti effetti di computer grafica, il risultato è a dir poco sorprendente.www.youtube.com/watch?v=fGOig6kRtCk
Il bello è che ogni ambiente riflette ed influenza al contempo i suoi abitanti: così i mistici sono ritratti come lucertoloni vestiti dei colori della sabbia, perché abitano un ambiente desertico, o comunque vicino al deserto; i podling sono caotici, e infatti vivono in ambiente molto “raffazzonato”, in un villaggio con molte case in comune e su cui regna un'aria alla “cantina di Mos Eisley”...insomma, il world building è ben reso, e su questo non è possibile dire diversamente.
Passando alla trama ed ai personaggi, è indubbio che la serie abbia contribuito a sviscerarne alcuni che compaiono anche nel film originale, ma anche attenendosi alla sola pellicola, svolgono tutti il loro lavoro in maniera onesta: parlando di meri gusti personali, ho sempre trovato Kira più indicata come protagonista che non Jen -questi afflitto dalla “sindrome di Taron”, giusto per intenderci- in quanto è lei a trovarsi nelle situazioni di maggior pericolo durante il film....ma sto divagando.
I personaggi di supporto, per quanto rimangano impressi, forse non brillano in maniera così eccelsa: Aughra, per esempio, rimane molto oscura, come personaggio, dato che lo spettatore non capisce mai da che parte stia, forse su ricalco di Yoda (in fondo, Oz animò entrambi), ma anche -parere mio- su modello dei saggi nelle storie e nelle favole, i quali, per quanto schierati col bene, sembrano sempre super partes, o comunque presentano una notevole dose di ambiguità.
Appunti negativi credo possano esser fatti, a tal proposito, solo sui podling, che vengono presentati come incomprensibili folletti e divenuti protagonisti di scene traumatizzanti per i pargoli che videro il film: regia, agevoli il filmato grazie!www.youtube.com/watch?v=U4voZl28ADM
Insomma, un minimo di sviluppo in più per i podling e per l'antefatto della guerra dei gharthim non avrebbero guastato di certo: almeno, così c'è materiale per il prequel, dai.
Parlando dei cattivi, certo, a parte due di loro, non c'è un grande sviluppo, ma per quelli che lo ricevono...diciamo che funzionano come ostacoli per i protagonisti, considerando anche la natura limitata di un film, in cui sei costretto a condensare molte informazioni e ad accelerare lo sviluppo, sia della trama che dei personaggi: ad ogni modo, il Ciambellano rimane impresso per la sua natura fortemente ingannevole e intrigante, quasi un Grima Vermilinguo formato pupazzo.www.youtube.com/watch?v=mvIMKApAZFo
Passando al lato del sonoro e del doppiaggio, mi trovo soddisfatto su tutta la linea: le musiche sono degne di un film epico come il signore degli anelli (provate ad ascoltare il tema principale, e a sovrapporvi l'immagine della compagnia dell'anello in viaggio verso Mordor, secondo me si fondono alla perfezione), anche se c'è spazio per quale momento più adulto, musicalmente parlando, come la sequenza in cui i gharthim appaiono dalle ombre, per circondare Jen.www.youtube.com/watch?v=aPdowP_aBXY
Ho trovato poi piuttosto singolare il fatto di far parlare i podlings in una loro lingua, e che non sapessero esprimersi in inglese/italiano...anche questo contribuisce al world building di cui parlavo prima.
Sul lato doppiaggio, quasi tutte le voci svolgono egregiamente il loro lavoro: l'unico caso in cui preferisco nettamente la voce italiana a quella originale è su Kira, forse perché Fiamma Izzo diede più enfasi a certi momenti topici che coinvolgono la gelfling. Ad ogni modo, credo che Dark Crystal sia uno di quei casi in cui il doppiaggio di entrambi i paesi non sfigura, né in un caso né nell'altro.
In definitiva, questo è quello che avevo da dire su Dark Crystal è sul suo sequel: chiudo, dicendo che si è trattata di una cavalcata fantastica, al punto che quasi quasi mi verrebbe voglia di rivederlo tutto dall'inizio...e non è escluso che lo faccia.
P.S: vi consiglio di leggere l'ultimo segmento pubblicato sotto spoiler!SPOILER (clicca per visualizzare)Dopo aver parlato profusamente del film e del suo prequel, mi sono chiesto: “Perché non parlare del futuro della storia?”
Avviso che ci potrebbero essere spoiler grossi come Jabba the hutt più avanti.
Come potrà evolversi la trama?
Ci siamo lasciati con i gelflings vincitori nella battaglia con gli skeksis: costoro si sono ritirati nel loro castello, dove hanno appresso che lo scienziato ha costruito il primo esemplare degli inarrestabili gharthim, mentre i nostri eroi hanno trovato, nell'elsa della Spada delle parti, il pezzo mancante del cristallo.
Contemporaneamente, Deet si è isolata dal resto del gruppo, a causa dell'oscurità, che la sta lentamente consumando.
Terminata la serie, mi sono chiesto più volte quale sarebbe stato il destino dei personaggi: apparentemente, dovrebbero morire tutti -eccetto Aughra- perché, per quel che ne sappiamo, tutti i gelflings sono morti nel film originale.
Ma qui sta il punto: quanto è vera quest'informazione?
Prendiamo una scena del film, quando Jen e Kira di scambiano i ricordi: Kira mostra la cattura e, presumibilmente, l'uccisione della madre, quando è ancora piccola. Quando compare in scena, però, le si darebbe sui venti anni, o poco meno, e Jen uguale: anzi, lui riferisce di essere sopravvissuto alla guerra coi gharthim grazie all'intervento del mistico che poi diverrà il suo maestro.
Quindi: i gharthim verranno usati dagli skeksis per porre fine alla minaccia alla loro vita posta dai gelflings e per spremerne l'essenza, ma dato che se ne salvano almeno due e che vengono mostrate ben poche aree del mondo di Thra nel film, non credo sia poi così improbabile che altri gelflings siano scampati al massacro: in fondo, all'inizio della serie, vediamo un clan di costoro che sta per salpare verso una destinazione ignota. Credo che la seconda stagione potrebbe terminare con una nota di speranza, ben più che non il finale della prima stagione e credo verranno mostrate molte più aree di quel mondo.
Collegato a questo, credo mostreranno ancor più nel dettaglio come il pasticciare con l'oscurità abbia corrotto l'imperatore a tal punto che nemmeno l'essenza -di gelfling o meno- è capace di guarirlo, ed è per questo che lo troviamo agonizzante nel film del 1982...a meno che un altro skeksis sia divenuto imperatore nel frattempo, ma come sequenza temporale -il gap di circa 20 anni fra la serie ed il film- ci sta.
Un'altra cosa che mi sono chiesto è: che fine faranno gli arathim?
Ora, io ho un po' un problema con questi ragnoni, per via del fatto che hanno cambiato bandiera troppo velocemente per poter pensare che non lo faranno di nuovo: non credo si alleeranno di nuovo con gli skeksis, ma forse potrebbero darsela a gambe durante l'arrivo dei gharthim o ancora essere catturati -non si sa come- per essere usati come cavie...anche se qui c'è una prima incongruenza: dato che i mostruosi granchioni sono il risultato della combinazione fra due creature diverse -di cui una specie estinta, e ce lo dicono durante la serie- come faranno a costruire gli altri gharthim?
Come si evolveranno i personaggi e le loro relazioni?
Parlando dei tre protagonisti, credo che Brea assumerà una sorta di comando come all-maudra per i gelflings, accettando con riluttanza il potere che la carica comporta, oppure potrebbe affidarlo a Seladon per effettuare delle ricerche circa il modo di sconfiggere i gharthim/gli skeksis.
Per Deet e Rian...la visione di Deet mostrava lei corrotta dall'oscurità, mentre lui veniva visto mentre cercava di guarire il cristallo, apparentemente fallendo.
E' molto probabile che, sul finale della seconda stagione, Deet avrà un ruolo rilevante nel causare l'avvento della profezia attorno a cui ruota il film originale, e non penso -o non voglio pensare, sarebbe meglio dire- che Deet si alleerà con gli skeksis: non sarebbe nel personaggio, e francamente si scadrebbe in un cliché già abusato.
Per Brea, sono fortemente convinto che lei sia la madre di Kira, piuttosto che di Jen, e quindi verrebbe uccisa sul finale della seconda stagione.
Per Aughra, il discorso è più complesso: la vediamo più volte intoccata dagli skeksis, segno che in qualche modo la rispettano/la temono. E' difficile pensare che si ritirerà nel suo planetario fino alla venuta di Jen...diciamo che secondo me cozzerebbe un po' con quel che è stato fatto vedere circa il carattere di questo personaggio, poi posso sbagliarmi: in fondo, siamo nel campo della pura speculazione.
Hup è molto probabile che muoia nella seconda stagione: forse riuscirà a riattivare Lore e avranno una sorta di side-story per ricongiungersi con gli altri, venendo informati di quanto accaduto. Ritengo piuttosto plausibile che Hup muoia per salvare Deet, o che magari lei lo uccida inavvertitamente.
E' poi probabile che i personaggi secondari, come Gurjin, ricevano un approfondimento nel corso della seconda stagione, ed è auspicabile che sia coerente con quanto mostrato nella prima.
Tutta questa pappardella per dire che nutro grandi aspettative per la seconda stagione, temendo forse più per questa che non per la prima, che faccia qualche gaffe.
Sì, ragazzi: 'sto a cazzeggià...tanto più che di una seconda serie non se ne parlerà.