Adventure Time

with Wolf and friends

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Istituto
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Ma sì ma il wolf del suo libro è uno stereotipo su gambe :asd:
     
    Top
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Triarii

    Group
    Admin
    Posts
    3,558
    Location
    Novara (Piemonte)

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Istituto @ 13/4/2018, 19:30) 
    Ma sì ma il wolf del suo libro è uno stereotipo su gambe :asd:

    Solo perché tu non sai cosa mi dice nel segretissimo gruppo super segreto whatsapp dello staff del forum :asd:
    Web
     
    Top
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Centurione

    Group
    Scrittori
    Posts
    16,683

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Colonnello Wolf @ 13/4/2018, 18:36) 
    Il fatto di essere diventato la tua personalissima mascotte per i racconti idioti continua a inquietarmi, ma sai che c'è? Ho riso come un deficiente per sta cosa del "nonno dei draghi" :asd:
    Ah, la cena di Jack è un capolavoro, ma devo segnalarti un errore:
    CITAZIONE
    Indossa un completo gessato, pantaloni e giacca doppiopetto blu e righe bianche, camicia bianca a righe celesti e cravatta blu a pois rosa; immancabile è il taglio alla Moicana e la cresta castana.

    Con l'abito gessato non va MAI una camicia a righe! Sta male :Wolf: :asd:

    Perché la cravatta con i pois rosa sta bene? :asd:
    Comunque te l'avevo detto che la scena era scritta bene.

    CITAZIONE (Colonnello Wolf @ 13/4/2018, 19:33) 
    CITAZIONE (Istituto @ 13/4/2018, 19:30) 
    Ma sì ma il wolf del suo libro è uno stereotipo su gambe :asd:

    Solo perché tu non sai cosa mi dice nel segretissimo gruppo super segreto whatsapp dello staff del forum :asd:

    Che dico? :rotfl:
     
    Top
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Centurione

    Group
    Scrittori
    Posts
    16,683

    Status
    Anonymous
    Geralt di Rivia, witcher della scuola del lupo, giunge nei pressi di un villaggio attirato dalle voci secondo cui una donna vestita di bianco e di nero abbia affittato una stanza nella locanda del luogo, decisa a trascorrere la notte prima di riprendere il viaggio.
    Quando spalanca la doppia porta, attirando le attenzioni di molti per via del suo aspetto poco convenzionale, barba e capelli bianchi, seppur visivamente sembri più giovane, occhi felini e sguardo di ghiaccio, vede la donna tanto cercata seduta al bancone accanto a un uomo vestito di pelle, ben piazzato, con una capigliatura bizzarra, cresta verticale e capelli completamente rasati sui due lati.
    Stanno discutendo animatamente e il dialogo potrebbe concludersi nel peggiori dei modi ma lo strigo, conoscendo bene la sua amata, non sembra preoccuparsi della cosa e si avvicina ai due con tutta la calma di questo mondo mentre all’esterno le stagioni si susseguono a una velocità impressionante, gli alberi cadono per lasciar spazio a nuove abitazioni, i vecchi muoiono e i giovani invecchiano e alla fine Tyler, Shane e Crypto entrano nella locanda, i volti celati dai cappucci e i mantelli alle loro spalle che oscillano a ogni passo... un momento, sono andato troppo avanti. Riprendendo il filo del discorso, Geralt si avvicina ai due e poggia la mano sulla spalla della donna.
    -Yennefer- risponde con voce profonda -Finalmente ti ho trovata.-
    -E tu chi cazzo sei?- domanda lei, squadrandolo dalla testa ai piedi –Non vedi che sto parlando?-
    -Ma come, anche tu hai perso la memoria? Sono Geralt, non ricordi?-
    -Ehi, un momento. La conosci? Perché mi sta facendo girare le palle con quei suoi discorsi sull’Isola dei Famosi… Chi minchia ti ha mai visto prima? Vuoi morire per caso?-
    Lo strigo disegna uno strano simbolo, simile a un triangolo capovolto, nell’aria e alle parole: “tutto questo non ti riguarda”, Jack si calma e nel giro di pochi secondi ritorna più incazzato di prima.
    -T’ammazzo, ammazzo te, la puttana e anche l’oste perché mi gira di farlo.-
    Lo smilzo emette un grido simile allo squittio di un topo e sparisce nel retro bottega.
    -Va bene, il gioco è bello finché dura poco.- esclama la donna portandosi la mano ad altezza del collo. Con un rapido movimento del braccio Yennefer si strappa la faccia: in realtà dietro quel viso pressoché perfetto c’è il volto furioso del Sergente Hartman.

    jmWjk6E

    -Porca di quella puttana ma tu… no, niente, dovrei conoscerti?- domanda Jack.
    -Come puoi esserti scordato di me INUTILE SACCO DI MERDA!-
    Lo squartatore dell’enclave inizia a sentire delle voci e una musica tribale in lontananza…

    Tyler fa avanti e indietro a mo’ di generale, si ferma e osserva la fila di uomini e non, mostrarsi ai suoi occhi, ruvidi e freddi come il ghiaccio.
    Da destra verso sinistra: Shane, Luke, Van Hellsong, Axl dei Guns N’ Roses, Crypto, Sergente Maggiore Hartman, Chuck Norris, Rocco Siffredi, Renè, la tigre di una nota marca di cereali, il padrino della giungla Don Kong, Barack Obama e l’orsetto del cuore.
    -Per prima cosa divideremo il gruppo in quattro squadre: Crypto, Shane, Don Kong e la tigre saranno la squadra di perlustrazione, si addentrerà nella giungla in cerca di eventuali tracce lasciate dai nostri obiettivi; Luke, Barack Obama e l’orsetto del cuore faranno da supporto alla prima squadra.
    Io, il Sergente Hartman, Chuck Norris e Van Hellsong saremo la squadra d’assalto, una volta localizzato l’obiettivo faremo in modo di riportarli a casa.-


    … poi tutto torna come prima.

    -E la quarta squadra?-
    -La quarta squadra un PAIO DI PALLE. Jack, la pagherai per ciò che mi hai fatto!-
    -Ehi, Yennerfer… la donna cui hai preso le sembianze, dov’è?- interviene Geralt che comincia a spazientirsi.
    -Senti BELLI CAPELLI, non lo vedi che sto parlando con Jack? Quando avrò finito con lui anche tu avrai ciò che ti meriti e nel momento in cui ti ritroverai in ginocchio, implorante il perdono, forse ti dirò di aver acquistato quel volto a un mercatino della capitale.-
    -Bene.- commenta lo strigo, soddisfatto, avviandosi poi verso l’uscita.
    -Dove scappi! Potresti anche aiutarmi- urla Jack -No, non è vero, me la cavo da solo.-
    Non fa in tempo a voltarsi verso il Sergente, pregustando l’idea di fare una tazza col suo cranio, che quest’ultimo, con un cazzotto dalla potenza immane, lo scaraventa contro la parete della locanda, distruggendola.
    Lo Squartatore riemerge tra le assi di legno distrutte più furioso che mai, mentre gli avventori fuggono in preda al panico; si strappa giacca di pelle e maglietta gridando e bestemmiando in trentacinque lingue diverse tra cui lo swahili; dall’altra parte, Hartman l’osserva, braccia aperte e aria di sfida sul volto solcato da profonde rughe.
    -Vieni JAACK, vieni dal tuo paparino.-
    -Ti spacco il culo son of a bitch!-

    giphy

    Nel frattempo Geralt sta preparando la sua giumenta in vista del lungo viaggio ignorando la gente che scappa, la locanda in fiamme e le centinaia di esplosioni che la travolgono.

    I draghi atterrano nella radura sprofondando nel terreno di almeno mezzo metro, sollevando polvere e detriti, schiacciando flora e fauna, provocando una scossa tellurica percepibile fino all’altro capo del mondo, causando lo spostamento dell’asse terrestre e *inserire una cazzata a caso*.
    I nostri eroi scendono dalle loro rugose cavalcature e si guardano attorno, ammirando quel luogo ricoperto di verde circondato da pini rossi e altissimi che si estende in ogni direzione.
    -Forse era meglio scegliere un posto diverso per atterrare.- commenta Tyler.
    -Ja, ma non sappiamo come possano reagiren gli abitanti del luogo alla fista dei mein draghi.-
    -Ha ragione il Colonnello, per questo direi di dividerci ed esplorare la foresta, nella speranza di trovare degli insediamenti- propone Shane, apparso da chissà dove.
    -Shane? Che fine avevi fatto?- gli domanda René.
    -Ero con te su Panzer.-
    -Sicuro, eppure non ti ho visto salire.-
    -Questo perché si è dimenticato di me, io che sono un suo personaggio.- esclama il biondino, chiaramente arrabbiato, puntando il dito verso il nulla.
    -Scusa, di chi parli?-
    -È una buona idea- s’intromette il Colonnello, prendendo le redini della situazione perché non può fare a meno di essere al centro dell’attenzione –Io e Luke resteremo qui a badare ai draghi mentre i rimanenti si difideranno in due gruppen: Shane, Renè e Tyler andranno a ofest, Crypto e Jerome a sud. Ke trofiate o meno kualcosa ci rifediamo in kuesta radura al calare del sole e sia chiaro, niente cazzate, non possiamo… ehi, Crypto, che diafolo mangi?-
    -Un bastoncino di zucchero.- replica, masticando.
    -Dove l’hai preso, lo voglio anche io.- esclama Luke.
    -Là.- risponde, indicando una casa dal tetto a punta in mezzo agli alberi e a tanti fiori colorati.

    aUY8Xkf

    -Aspetta Luke, kuella è la… -
    Quando il Colonnello vede che l’inglese è ormai lontano sbuffa sconsolato, esibendosi poi nel suo più classico dei facepalm.
    -Sentiten, difidetevi come pattuito, io intanten fado a recuperare kuel cretinen di Luke.-
    -Bene, andiamo ragazzi.- esclama Tyler, sparendo tra le fronde degli alberi seguito da Shane e Renè.
    Finita la caramella anche Crypto s’inoltra nella foresta, Wundervaffe in pugno, accompagnato da Jerome; nel giro di qualche minuto il grigio riduce in poltiglia uno scoiattolo, un cinghiale, un cervo, due lepri e un gufo sotto lo sguardo esterrefatto del francese.
    -Crypto, potresti evitare di uccidere tutto ciò che incontri che in quelle condizioni non possiamo nemmeno mangiarceli?- esclama Jerome, levandosi un ramo dal viso.
    -In effetti hai ragione… non me l’aspettavo da te, sai non sembri così intelligente.-
    -Ma io sono intelligente, per questo ero un membro di spicco della Resistance.-
    -Sì, certo, se così fosse non avremmo perso la guerra con l’Army of Ragnarok e la cattedrale di Notre Dame non sarebbe esplosa, il mio precedente clone sarebbe ancora vivo e Agneska non ti avrebbe lasciato.-
    -Agneska non mi ha lasciato.-
    -Ah, già, non eravate assieme: quant’è che la pagavi? Millecinquecento tappi all’ora?-
    -Duemila… cosa cavolo mi fai… -
    Il francese si ferma di colpo sentendo qualcuno parlare diversi metri avanti.
    -Crypto, non muoverti, ci penso io.- bisbiglia Jerome avvicinandosi pian piano in direzione del suono ma il grigio lo ignora e lo sorpassa.
    -Non preoccuparti, ho imparato la lezione.- esclama Crypto estraendo una pistola dalla fondina -Qualunque cosa sia la stordirò col mio Zap-O-Matic così potremo interrogarlo o mangiarcelo.-

    rKiWjAK

    L’alieno avanza tra cespugli e rovi, la voce si fa sempre più forte, finché non vede quello che sembra un essere umano molto piccolo e molto brutto, vestito di giallo, con un cappello a punta sulla testa, che raccoglie felice delle gemme colorate con scopa e paletta.

    YASpOOs

    Lo strano essere non fa in tempo a dire una sola parola, né ad aprire bocca, sorpreso, che Crypto lo colpisce con la sua arma elettrica riducendolo a un cumulo di cenere di cui rimangono solo i vestiti.
    -Merde, Crypto, avevi detto che l’avresti stordito e invece, guarda che diavolo hai fatto.-
    -Non ricordavo fosse così potente- commenta il grigio, tutto serio, osservando ciò che rimane del nano -Però aveva dei gran bei vestiti e quel cappello è una vera sciccheria.-
    Crypto raccoglie gli abiti da terra e senza pensarci due volte l’indossa.
    -Come sto?- domanda voltandosi verso Jerome.
    -Cosa ho fatto di male?- si domanda il francese con lo sguardo al cielo.
    Nuove voci attirano l’attenzione dei due e in poco tempo si ritrovano circondati da sei esseri umani molto simili a quello fulminato da Crypto, questi con folte barbe bianche.
    -Cucciolo ecco dove ti eri cacciato.- esclama l’unico con gli occhiali.
    -È da un’ora che ti cerchiamo e mi fanno male i piedi tanto ho camminato.- si lamenta un altro.
    -Ora non ha più importanza, torniamo a casa che ci aspetta una cena coi fiocchi.- s’intromette il più grosso.
    -Con chi minchia stanno parlando?- domanda Crypto, a bassa voce.
    -Con te, credono che tu sia un certo “Cucciolo”, probabilmente il nanetto che hai polverizzato.- risponde il francese.
    -Ah, che massa di… -
    -Cucciolo, parli? Credevamo non fossi in grado.- domanda l’ennesimo nano, tirando su col naso.
    -Eh? Evidentemente non avevo nulla d’importante da dire.- risponde prontamente il grigio.
    -La cosa non ha molto sento ma… non importa- commenta il quattr’occhi –Piuttosto, chi sarebbe l’uomo al tuo fianco?-
    -Ehm… l’ho incontrato nel bosco, dice di essersi perso.- replica, facendo poi l’occhiolino a Jerome che annuisce, avendo compreso il piano.
    -Già, stavo cercando un luogo per la notte ma ho finito per perdermi in questa foresta.-
    -Allora è il tuo giorno fortunato perché verrai a stare da noi! Molti pericoli si nascondono in questa foresta, creature infime che non esiterebbero a ingannarti.-
    -Infatti.- risponde Crypto sghignazzando.
    -Molto gentile da parte vostra.- ringrazia Jerome, inginocchiandosi per stringere la mano al nano occhialuto.
    -Se abbiamo finito possiamo andare: sto morendo di fame.-
    -Venite, vi facciamo strada.-
    I sei nani s’incamminano lungo la via sterrata che si snoda tra alberi di pino e abeti e Crypto e Jerome non fanno altro che seguirli.

    Il Colonnello Wolf apre la porta della casa di marzapane e presto viene inondato da una canzone mai sentita prima, talmente forte da far tremare le pareti di pasta di mandorle.

    Al suo interno Luke siede su un divano di velluto rosso circondando da decine e decine di donne bellissime vestite da conigliette.
    Luci stroboscopiche multicolori illuminano la stanza avvolta da tende di caramello sottilissimo e drappeggi di carta da zucchero; il pavimento di pan di spagna è soffice al tatto ed emana un profumo dolcissimo mentre il soffitto di meringa quasi risplende di luce propria.
    -Oh, mamma.- esclama il Colonnello esterrefatto.
    -Wolf, è fantastico, siamo in Paradiso! Ci sono donne ovunque, anche nei cassetti: pensa che l’ho già fatto tre volte!-
    -Ma se sei kui da kualche minuto? Hai dei problemi, ragazzo mien.-
    -Scusami, sono troppo soddisfatto per darti retta.-
    -Scheiße!-
    Il vecchio prussiano si fa strada tra le centinaia di donne che lo frappongo da Luke ignorando scollature vertiginose e gambe sinuose, sguardi sensuali e occhiate maliziose. Alcune sono vestite da conigliette, altre portano solo la biancheria intima o il bikini, altre ancora se ne vanno in giro in vestaglia o senza nulla addosso.
    -Non so ke diafolo stia succedendo kui, cioè, so ke diafolo sta succedendo kui ma è chiaro ke c’è kualcosen ke non fa.- commenta Wolf avvicinandosi sempre di più all’inglese.
    -Luke, andiamocene.- esclama infine, allungando il braccio destro verso l’amico spaparanzato sul divano con occhi sognanti.
    -Nemmeno per idea, qui è troppo bello!-
    Il Colonnello tenta nuovamente di spronare Luke quando una donna avanti con gli anni, in un abito viola con pizzo e merletti e i capelli d’argento raccolti in una crocchia si avvicina a lui.
    -Colonnello Wolf Von Stauffenberg, è un onore incontrarla.- esordisce, accennando un inchino; nel frattempo una nuova canzone sostituisce la precedente, ritornando a riempire la stanza con la sua musica.

    –Il mio nome è Agnese Rivetti e gestisco questa “casa”.-
    -Il piacere è tutto mien.- taglia corto Wolf tornando a Luke. Poiché le buone non sono servite a nulla inizia a schiaffeggiarlo: praticamente l’inglese ha preso più botte in questi giorni che in tutta la saga dell’Asgard.

    source

    -Capisco che questo posto le possa sembrare strano- continua la donna, impassibile davanti a quella violenza -Venga con me e tra un bicchiere di grappa e l’altro tutto le sarà più chiaro, e se farà il bravo non ci fermeremo a una sola bottiglia.-
    -Cos’è sta storien ke tutti conoscono la mein passionen per la grappa?- domanda il Colonnello, lasciando perdere Luke per un istante per osservare la donna vestita di viola -Se becco il tizio che l’ha messa in giro giuro che lo sacagno di botten!-
    -Se le piace così tanto non vedo perché nasconderlo. Allora, mi farebbe il piacere di seguirmi?-
    -Nien, non mi faccio fregaren: ho capito cosa volete fare- replica, tornando al giovane inglese -Ascoltami, è meglio se ce ne andiamo, non puoi lasciarti ingannaren da kueste donne.-
    -Ma sono così belle e facili!-
    -Colonnello guardi il suo amico, guardi com’è felice: non lo vuole essere anche lei?-
    -Ehm, a me non sembra ke stia tanto bene… ma kuella è la sua anima? Oh, sheiße! Comunque è nien!- risponde, provando a ricacciare l’anima nel corpo di Luke.
    -Dovevo immaginarlo, una solidità degna del padre dei draghi.- commenta la signora Rivetti, sogghignando.

    Tutto a un tratto la canzone cambia, anzi, la musica, le note e le parole sono le stesse, sono i toni ad essere diversi, inizialmente più cupi e pesanti.
    La donna presentatasi come Agnese Rivetti è la prima a mutare. Il Colonnello osserva confuso le corna d’ariete comparire sul capo, gli occhi ingiallirsi e le pupille assottigliarsi, la pelle farsi di un colore simile alla ruggine e le gambe ricoprirsi di una fitta peluria e terminare in zoccoli.
    Il vestito viola, fatto di merletti e pizzo, si frammenta, brucia e si dissolve nell’aria, lasciandola a seno scoperto.
    Anche il resto delle donne assume quell’aspetto, alcune con colori di pelle più scuri o più chiari e corna di forma diverse, ma pur sempre demoni femminei.
    -Devo farle i miei più sinceri complimenti, nessuno fino ad ora aveva compreso la nostra natura di succube.-
    -Eh? Cosa? Credefo ci avreste fatto pagare per le prestazioni sessuali delle tue compagne e io non afefo intenzione di saldare il conto di quello squattrinato di Luke. Non potefo inmmaginare ke fi sareste trasformate in… che diafolo siete? Succube, mai sentite.-
    -Orami è inutile piangere sul latte versato. È il vostro seme ciò che bramiamo e lo avremo, che lo vogliate o meno.-
    -Yes! Sesso a palate.- esclama Luke, miracolosamente ripresosi.
    -Poi vi uccideremo.- continua la donna.
    -Ecco, questo è un po’ meno bello.-


    Edited by FGBDU - 5/11/2018, 23:07
     
    Top
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Triarii

    Group
    Admin
    Posts
    3,558
    Location
    Novara (Piemonte)

    Status
    Offline
    Commenterò questo pezzo più tardi
    Prima ho bisogno di pensare :asd:
    Web
     
    Top
    .
  6. Istituto
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Esatto, wolf non può commentare finche non finisce la sua grappa tanto per stare in tema :asd:

    Sempre un capolavoro :asd:

    Mi piace l'esagerazione nella fase finale, ma che fecevi quando ti è venuto in mente :asd:
     
    Top
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Centurione

    Group
    Scrittori
    Posts
    16,683

    Status
    Anonymous
    Di solito non faccio nulla di particolare :asd:
    Hai riconosciuto la scena ispirata da quel tuo ultimo delirio di racconto?
     
    Top
    .
  8. Istituto
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    La parte della maschera?
     
    Top
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Centurione

    Group
    Scrittori
    Posts
    16,683

    Status
    Anonymous
    :già:

    Ho scelto il Sergente Hartman perché era morto il giorno prima che proseguissi il pezzo, e avendolo già inserito nell'isola dei famosi volevo omaggiarlo in questo modo, infatti Jack ne prende un fracco :asd:
     
    Top
    .
  10. Istituto
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Dì la verita, stai facendo di tutto per autocelebrarti :asd:
     
    Top
    .
  11.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Centurione

    Group
    Scrittori
    Posts
    16,683

    Status
    Anonymous
    :Wolf:
     
    Top
    .
  12.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Centurione

    Group
    Scrittori
    Posts
    16,683

    Status
    Anonymous

    cosi-de-botto-senza-senso-de-botto

    Sì. Evidentemente non avevo di meglio da fare :asd:



    Shane, Renè e Tyler siedono attorno a un focolare, nel bel mezzo della foresta sopra cui è calata una notte scura e senza luna, forse perché pure quella è stata disintegrata da Frank, non si sa.
    -Vi ho mai raccontato dell’anima in pena che si aggira tra questi alberi?- esordisce Renè, accedendosi una canna con il fuoco del falò, bruciandosi quei pochi capelli che aveva ancora in testa.
    -No, anche perché siamo qui da qualche giorno, nonostante sembra siano passati anni.- replica Shane abbrustolendo un marshmallow mentre Tyler getta dei rami per alimentare la fiamma.
    -Ebbene, secondo i nativi del luogo, c’è questa creatura più bestia che uomo che attraversa la foresta di albero in albero, tenendo il braccio destro alzato, in mano un oggetto dalla tecnologia sconosciuta chiamato smarphone.-
    Renè fa un lungo tiro prima di riprendere la storia, sotto gli sguardi annoiati dei due.
    -Sta cercando di connettere ogni angolo di questo mondo, parlando di super, mega e iper fibra, e se chiudete gli occhi e ascoltate il soffiare del vento, potete sentire la sua voce gridare… -
    -Anche qui prende!-
    -Tyler, come facevi a saperlo?-
    -Guarda che io non ho detto nulla.- risponde l’americano, voltandosi verso Shane -E tu?-
    -No.- bofonchia, con la bocca impastata di marshmallow.
    Quindi i tre si voltano in direzione di quella voce, trovandosi di fronte al tizio che c’è qui sotto.

    ZdnWNUs


    Tyler si alza e colpisce l’uomo al volto con il primo oggetto capitatogli a tiro: un pezzo di legno, buttandolo a terra.
    -Che cazzo di spavento. Ammettilo Renè, era tutto organizzato.-
    -Se fosse stato tutto organizzato allora avrei ancora le mutande pulite!- esclama il drogato, visibilmente agitato, grondante sudore da ogni orifizio.
    -Tyler, hai appena ucciso Bruce Willis!- interviene Shane, dopo essersi assicurato che il corpo fosse quello dell’attore.
    -Bruce chi?-
    -Bruce Willis: Die Hard non vi dice nulla?-
    Tyler e Renè si scambiano un paio di occhiate poi fanno di no con la testa.
    -Die Hard 2?-
    -No.-
    -Mai sentito.-
    -Die Hard: duri a morire? Vivere o morire? Se non questi almeno il Sesto senso, dai.-
    I due continuano col loro silenzio, con lo sguardo perso nel vuoto e il canto dei grilli che fa da sottofondo.
    -Ma cosa avete fatto in tutti questi anni?- domanda esasperato il francese.
    -Uccidere per vendetta.- commenta infine Tyler.
    -Sesso, droga e rock ‘n roll- replica René -No, forse solo la seconda.-
    Shane non può fare a meno di portarsi le mani al volto.
    -Piuttosto, sarebbe meglio se ci liberiamo del cadavere del pelato, inizio a sentire una puzza che non mi piace.-
    -Ragazzi- chiama René alzando la mano -Non penso che sia lui a puzzare visto che il corpo non c'è più.-
    Tyler e Shane fissano il drogato con espressione disgustata, poi abbassano lo sguardo, dando conferma alle sue parole.
    -Come ha fatto a fuggire? Era qui fino a un momento fa!-
    -Eppure pensavo di averlo colpito per bene: davvero degno di John McClane.-
    -Avevi detto che non conoscevi quei film!- esclama Shane sorpreso.
    -Non stiamo qui a pensare chi conosce cosa. René ad esempio guarda quei porno schifosi con gli animali mutanti ma non ne facciamo un dramma.-
    -Ehi! Non guardo solo quelli.-
    -Il punto, Shane, è che adesso è diventata una questione personale.- continua Tyler, sguainando la sua spada.
    -E perché mai?-
    -S’è fregato i marshmallow.-
    -Andiamo a stanare quel figlio di puttana.-


    Jack riemerge dalle macerie della locanda grondante sangue, la cresta alla moicana piegata su un lato, il viso ferito, pieno di tagli ed escoriazioni, così come il resto del corpo.
    Trascina per una gamba il cadavere del Sergente Hartman, lasciando una scia rossa a terra.
    Trova posto su un masso poco più in là, si siede, imprecando dal dolore, e tira fuori una sigaretta e un accendino dalla tasca dei pantaloni ridotti a brandelli.
    -Se pensavi di battermi allora hai commesso la cazzata più grossa della tua vita e questo t’è costato caro.-
    Lo squartatore fa per portarsi la sigaretta alla bocca appena accesa quando avverte un fruscio tra gli alberi e una voce provenire da lì.

    Go tell that long tongue liar
    Go and tell that midnight rider
    Tell the rambler,
    The gambler,
    The back biter
    Tell 'em that God's gonna cut 'em down
    Tell 'em that God's gonna cut 'em down


    Tra il verde scuro della foresta emerge la figura di un uomo dall’aspetto cadaverico, dai capelli corti, neri e spettinati, il volto affilato, il rossetto sulle labbra, l’ombretto attorno a occhi di ghiaccio.
    Cammina quasi dondolando, si fa strada, poggiando le mani sui tronchi degli alberi, le maniche della camicia tirate indietro che mettono in mostra i tatuaggi.
    Jack lo segue con lo sguardo, tra un tiro e l’altro, e la sigaretta brucia, la cenere cade a terra prima di dissolversi spinta via dal vento.

    Go tell that long tongue liar
    Go and tell that midnight rider
    Tell the rambler,
    The gambler,
    The back biter
    Tell 'em that God's gonna cut 'em down
    Tell 'em that God's gonna cut 'em down


    E l’uomo si fa sempre più vicino. Non si ferma fino ad arrivare davanti lo Squartatore.
    Curva la schiena, faccia a faccia, e gli sussurra parole all’orecchio, che da un sussurro lentamente si trasformano in urlo.

    Go tell that long tongue liar
    Go and tell that midnight rider
    Tell the rambler, the gambler, the back biter
    Tell them that God's gonna cut 'em down
    Tell them that God's gonna cut 'em down
    Tell 'em that God's gonna cut 'em down


    Jack si volta, lo fissa negli occhi, fa una smorfia con la bocca e sputa un grumo di catarro misto a sangue ai suoi piedi.
    -Quindi sarai tu a portarmi al cospetto del tuo fottuto dio?-
    -No, mi sa che non hai capito: io sono Dio.-
    Improvvisamente un vento caldo e forte, fatto di sabbia e polveri, s’innalza, spazzando via tutto, alberi, arbusti, cespugli, erba e sassi, la locanda in fiamme e il fuoco stesso; rimane solo Jack, seduto sul suo masso col cadavere del Sergente Hartman a terra: attorno a lui si estende ora un deserto sconfinato, le sagome di montagne altissime che si vedono a malapena in lontananza.
    L’uomo è ancora davanti a lui, che fa un ultimo tiro della sua sigaretta, presa dalla sua mano chissà quando, lasciando Jack con la rabbia in corpo.
    -Sei un grandissimo figlio di puttana.-
    Fa per alzarsi, ma non ci riesce, come se fosse incollato a quel masso. Per quanto si sforzi non si muove di un millimetro e la rabbia aumenta.
    Non può fare altro che restare a guardare lo sconosciuto voltargli le spalle e farsi sempre più distante, la mano destra alzata in segno di saluto.
    -Addio… Jack.- esclama, prima di sparire, portato via dal vento.
    -Porco ***!-

    Il Colonnello Wolf affonda la baionetta laser nell’ennesimo corpo di una succube, riducendola in cenere, ma le donne cornute, invece che diminuire, non fanno che aumentare, a circondarlo sempre più, lasciando solo pochi metri tra lui e l’inutile Luke, e loro.
    - Sheiße! Di kuesto passo ci sopraffaranno.- esclama il crucco asciugandosi la fronte grondante di sudore.
    -Wolf, c’è un’unica cosa che possiamo fare.- interviene l’inglese, improvvisamente fattosi serio, poi si strappa i vestiti di dosso, rimanendo col pirullo al vento e quella serietà va a farsi fottere.
    -Oddio Luke, ke scena disgustosen.- esclama il Colonnello, portandosi le mani al volto.
    -Scusa ma è il sesso che vogliono, quindi tanto vale darglielo.-
    -Certo, poi dopo due minuten sei lì sul divano a cantaren “Don’t worry be happy”!-
    -Lasciate che ci penso io.-
    I due si voltano in direzione di quella voce, tra grida d’orgasmo miste a dolore, tra le centinaia di succube che iniziano a piegarsi a novanta e a crollare sul pavimento di pan di spagna con espressione estasiata, appare un uomo completamente nudo, ben dotato, dal fisico asciutto e definito nonostante l’avanzare dell’età.
    -Rocco? Ti credevamo morto.-
    -Morto divoraten da Jack, per giunta.-
    -Le leggende non muoiono mai!- risponde Rocco Siffredi tutto fiero, imbracciando il pene a mo’ di lanciafiamme -Ora andate, vi copro io.-
    -Ok- replica il Colonnello, abbattendo a colpi di Mauser due succube che si erano parate davanti a lui, liberando momentaneamente la via verso l’uscita -Luke, andiamo.-
    L’inglese rimane a osservare Rocco Siffedri.
    -Rocco.-
    -Vai Luke e ricorda… segugio è il tuo amico del risparmio.- sussurra l’ex porno attore prima di essere travolto dall’orda demoniaca.

    Finalmente all’aria aperta l’inglese ripensa alle parole di Rocco Siffredi, chiedendosi se quello sia il suo nuovo obiettivo.
    -Chissà chi è questo segugio. Tre Cani? Sicuramente deve essere un personaggio importante se quelle sono state le ultime parole di Rocco.- si domanda, stando fermo davanti la casa di marzapane da cui provengono ancora grida di piacere.
    -Senti, hai tempo per pensarci dopo, ora è meglio se torniamo dai mein draghi, ormai è notte e inizio a sentire suoni e rumoren ke nien mi piacciono.- commenta Wolf guardandosi attorno con fare circospetto.

    eR5pndB



    Jerome segue i sei nani più il camuffato Crypto addentrarsi nella foresta sempre più impervia e sempre più oscura. Se da una parte i sette sanno come muoversi e a farlo senza problemi, complice le loro dimensioni ridotte, il francese si ritrova più volte a schiacciarsi contro tronchi d’albero e frustato dai rami, ad abbassarsi per entrare in grotte strette, parzialmente coperte da fanghiglia e marciume, a cadere in ruscelli dalle acque impervie e piene di sanguisughe.
    Alla fine di tutto il tragitto, Jerome è un ammasso di tagli e croste sanguinolente, si sorregge a malapena aiutandosi con un bastone che alla fine si rompe, facendolo cadere a terra, sollevando un cumulo di cenere. A quel punto, sarà stato lo sfinimento o che altro, ma capisce qualcosa.
    -Ma ma… - farfuglia, rivolto ai nani che si voltano confusi, Crypto compreso, che ormai è entrato talmente nella parte da credere di essere nato dalla penna dei fratelli Grimm e non da quella di John Henry Eden con la collaborazione di “Destroy All Human”.
    -Ma ma cosa? E fa in fretta che sono stufo di girare intorno- si lamenta uno dei nani.
    -Uhuhu?- chiede un altro.
    -Aspettate!- esclama il nano occhialuto -La indovino con una.-
    -Guardate che mica è una gara a chi la indovina prima! E comunque la indovino con mezza.- replica Crypto, avvicinandosi all’amico -Quindi? Posso rispondere?-
    -Ma… - ripete Jerome, finalmente rialzatosi da terra -Fino ad ora mi avete fatto girare in tondo, infatti tra i cespugli ci sono le ceneri e la paletta con le gemme del vostro ami… Pisolo.-
    -Ah, ecco dove le ho lasciate- risponde il grigio chinandosi per raccoglierle, bruciando poi Jerome con lo sguardo -Con le mie preziose ceneri.-
    -E certo. Cosa credevi? Che ti avremmo portato subito alla nostra casa solo perché Cucciolo ha garantito per te?- interviene il brontolone.
    -Dovevamo metterti alla prova e l’hai superata a pieni voti.- esclama il più contento del gruppo.
    -Soprattutto perché di solito nessuno passa la parte della grotta.-
    -O il fiume coi coccodrilli.-
    -Coccodrilli?- esclama il francese, rivolgendosi poi a Crypto -Siamo sicuri che sti tizi siano sani di mente?-
    -Non lo so, ma Wolf si divertirebbe un botto nel vederti in questa situazione- sogghigna il grigio.
    -Suvvia, non è il momento di cincischiare, ormai siamo arrivati.- interviene uno dei nani, sceglietene uno a caso, rompendo il discorso tra i due.
    Jerome alza gli occhi, trovandosi davanti a una capanna di legno dal tetto di paglia a punta; dal comignolo usciva del fumo.
    -È sempre stata qui? Com’è che non l’ho vista prima?- domanda, confuso.
    -Macché, è una capanna con le zampe, perciò può spostarsi in base alle necessità.- risponde l’occhialuto.
    -E che zampe.- commenta il nano col moccolo al naso.
    -Faccio ancora in tempo a darti ragione?- sussurra Crypto al francese.
    -Assolutamente sì, e a sto punto faremmo bene ad andarcene che tanto non ricordo nemmeno perché li abbiamo seguiti.-
    -Giusto. Torniamo dagli altri e a Wolf non diciamo nulla… anzi, gli diciamo che non abbiamo trovato nulla e che non c’è niente di preoccupante in questa foresta.-
    -Già. Nessun nano schizzato, nessun nano ridotto in cenere, nessuna presunta casa con le zampe, niente di niente.-
    -E se chiede perché siamo ridotti in questo stato- prosegue il grigio, indicando il suo vestito prima, e tutto lo schifo di cui era ricoperto Jerome, dopo -Tu sei caduto da un dirupo e io ho fatto un ordine su Zalando.-
    -Mi sembra un piano infallibile, ora il resto lascialo a me.-
    Jerome approfitta di un momento di distrazione dei nani, che già pregustavano le cena fatta da una certa Biancaneve, e afferra Crypto per la collottola. Se lo mette sotto il braccio destro, iniziando a correre con tutte le forze rimastegli in corpo.
    -Ehi, quel bastardo ci sta fregando Cucciolo.- esclama il nano burbero sentendo Jerome darsi alla fuga.
    -Ecco. Non possiamo girarci un attimo che quello c’infinocchia.- borbotta un altro.
    -Presto, tutti in casa.- grida quello più intelligente -Quell’uomo non avrà scampo.-
    -Non credevo avrebbe funzionato.- commenta il grigio osservando i nani correre in casa e farsi sempre più piccoli tanto la distanza tra loro stava aumentando.
    -Dubitavi del mio piano?-
    -Sì.-
    -Guarda che era tutto calcolato. Loro hanno le gambe troppo corte. Non potranno mai correre veloce come il sottoscritto.-
    A quel punto la terra inizia a tremare, la capanna oscillare, finché da sotto le fondamenta non fuoriuscirono due gigantesche zampe di gallina.

    6Q6bVey
    (Raffigurazione rubata su deviantart)

    Crypto vede i nani avvicinarsi alle finestre, sfondando i vetri con quelli che sembravano i calci dei fucili da caccia, urlando che avrebbero salvato il loro amico.
    -Eh, Jerome, continua a correre e non ti voltare, ti dico solo che i nani avevano ragione.-
    -In merito a cosa?-
    -Alle zampe della capanna.-
    Jerome non poté fare a meno di girarsi e ad accelerare subito dopo.

    Intanto, nei pressi dell’accampamento, il Colonnello Wolf si sta scolando l’ennesima bottiglia di grappa in attesa che Luke finisca di allacciare la sella sulla schiena rugosa e spinata del drago nero Adolf.
    -Sicuro di poter cavalcare con tutto quell’alcol che hai in corpo?- domanda Luke sistemando l’ultima cinghia.
    -Cavalco draghi da ubriaken da ben prima ke tu nascessi- replica il Colonnello gettando a terra la bottiglia ormai vuota. Si prende una pausa, giusto il tempo di aprirne un’altra, e poi continua il discorso -Correva l’anno 1917. La prima guerra mondialen era al suo kulmine kuando l’alloren presidente degli Stati Uniti di Germania, Karl Heinz Rummenigge, non trovò 3 draghi nel kuore della foresta neran, la torta al cioccolaten con le ciliegie, per intenderci.-
    -A kuanto paren il kuoco aveva usato uova di drago per l’impasto e ci mankò poken che il presidenten non si mangiasse quei draghi e perdesse la guerra per kwuesto. Da non krederci.-
    -Va bene Wolf, mi sa che è ora di andare a dormire, ci penso io a cercare gli altri.-
    -Ma non so stanken.-
    -Suvvia, non piangere- risponde l’inglese, prendendolo in braccio -È ora che Luke Thompson risolva la situazione.-



    In un angolo non meglio precisato dell’universo, Meryl Streep e Marylin Manson discutono sul da farsi. Niente descrizioni, niente pomposità, solo dialoghi e gestualità.
    -Allora che ne facciamo di lui.-
    -Jack? L’ho lasciato nel deserto. Troverà la strada da solo.-
    Marylin Manson si porta la sigaretta alla bocca e fa un profondo tiro.
    -No. Di lui!-
    Indica Frank, in piedi davanti a loro.
    -Ciao cazzoni!-
    -Sei tu ad averlo voluto: “sarà divertente” dicevi, ora te lo tieni, ho già i miei problemi quassù.-
    -Infatti per i primi minuti lo era, finché non ha nuclearizzato due dei miei gironi.-
    Digrigna i denti.
    -Quel maledetto bastardo. I miei preferiti per giunta.-
    -E cosa sarà mai un paio di gironi in meno.-
    -Gola e lussuria ti dicono qualcosa?-
    -E no. Questo non lo accetto. Erano anche i miei preferiti.-
    Si alza in piedi, furioso.
    -Cos’hai da dire in tua difesa?-
    Frank poggia entrambe le mani sulla fava metallica.
    -Stocazzo.-
    -Adesso capisco perché il Colonnello Wolf lo ha ucciso.-
    -In realtà si è fatto esplodere.-
    -Buon dio, è proprio un mentecatto.-
    -Eh già, anche se gradirei non usassi il mio epiteto invano.-
    Marylin torna a sedersi.
    -Comunque, stavo pensando che se tu non lo vuoi, e io manco per sogno, lo rimandiamo sulla Terra così saranno problemi di Wolf e la sua combriccola di disadattati.-
    A Meryl Streep brillano gli occhi di un rosso fiammeggiante.
    -Mi sembra un’idea fantastica e se muore di nuovo, lo rimandi indietro.-
    -Guardate che vi sento. Sarò pure un imbecille, un coglione, un analfabeta, un comunista, un mentecatto, un cazzone… ma non sono sordo. Cioè, non sento all’orecchio sinistro ma quello destro funziona ancora bene, più o meno. E se mi fate girare le palle, faccio saltare in aria tutto.-
    Dal braccio destro di Frank esce un cannone calibro 90.
    -Senti, mandalo via subito che ho altri impegni: sta arrivando un gruppo di Succube dalla Terra e non posso mancare.-
    -Va bene. È stato bello Frank.-
    Marylin Manson schiocca le dita, un puf e Frank sparisce.
    -Ora… diavolo, dov’è che sarebbero queste Succubi?-
     
    Top
    .
26 replies since 14/12/2017, 20:54   558 views
  Share  
.